mercoledì 10 dicembre 2014

EPATITE C ARRIVA IL SUPER FARMACO




Arrivano i soldi per consentire almeno ai pazienti più gravi di sconfiggere per sempre il virus dell’epatite C con il super-farmaco a base della molecola “Sofosbuvir”. L’Aifa, l’Agenzia del farmaco, ha pubblicato in gazzetta ufficiale la delibera che rende finalmente rimborsabile la terapia, fino ad ora accessibile solo per uso compassionevole e per poche centinaia di pazienti.  






Contemporaneamente il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, piombava al Senato per concordare con il Presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzolini, un emendamento alla legge di stabilità, che istituisce un fondo ad hoc di un miliardo e mezzo in due anni. Il tutto con il lascia passare dell’Economia, che buona parte della copertura l’ha trovata attingendo proprio al Fondo sanitario, visto che l’eradicazione della malattia consentirà di risparmiare sui trapianti di fegato evitabili e le altre cure da somministrare a vita.





Il Sofosbuvir promette invece di eradicare il virus in 12, massimo 24 settimane, ma dopo l’accordo faticosamente raggiunto tra l’Aifa e la Gilead che ne detiene il brevetto, il prezzo, pur sensibilmente sceso, è rimasto intorno ai 40mila euro per il servizio sanitario nazionale, con un meccanismo di sconti proporzionati alla quantità dei consumi.  





Per questo, almeno in una prima fase, la cura sarà rimborsata solamente ai malati più gravi. La gratuità del farmaco, informa l’Aifa, sarà garantita alle seguenti categorie di pazienti: 





1. Pazienti con cirrosi in classe di Child A o B e/o con HCC con risposta completa a terapie resettive chirurgiche o loco-regionali non candidabili a trapianto; 





2. Recidiva di epatite dopo trapianto di fegato con fibrosi METAVIR ≥2 (o corrispondente Ishack) o fibrosante colestatica; 





3. Epatite cronica con gravi manifestazioni extra-epatiche HCV-correlate (sindrome crioglobulinemica con danno d’organo, sindromi linfoproliferative a cellule B); 





4. Epatite cronica con fibrosi METAVIR ≥3 (o corrispondente Ishack); 





5. In lista per trapianto di fegato con cirrosi MELD <25 2="" all="" almeno="" attesa="" con="" criteri="" dei="" di="" e="" hcc="" in="" interno="" la="" lista="" mesi="" milano="" nbsp="" o="" p="" possibilit="" una="">




Tutti gli altri pagheranno in farmacia la bellezza di 75 mila euro per un ciclo di terapia. Almeno fino a quando al ministero dell’Economia non decideranno di riaprire o forzieri. Oppure, ipotesi più probabile, che i prezzi delle nuove terapie scendano ulteriormente, Anche perché il Sofosbuvir presto non sarà il solo a dare la caccia al virus. “Sono in arrivo altri farmaci antivirali, che combinati con il Sofosbuvir, permetteranno di adattare individualmente le terapie a una vasta gamma di pazienti, anche senza il supporto dell’interferone, che comporta non pochi svantaggi per chi lo assume”, spiega Mario Rizzetto, una cattedra di gastroenterologia all’Università di Torino. 


“E’ un passo avanti importante, ma prima di cantare vittoria–commenta Ivan Gardini, presidente dell’associazione dei malati Epac- aspettiamo di veder approvato l’emendamento”. Gli altri malati di epatite possono attendere. 





Nessun commento:

Posta un commento